“Ideona: mettiamo i biglietti della Traviata a 2€ così i giovani andranno all’Opera più facilmente!!!!!”.

Dev’essere stato più o meno questo il sussulto del Ministro dei Beni Culturali quando, qualche mese fa, ha avuto la brillante idea di mettere un tot di biglietti di ingresso per la Lirica al prezzo di 2€ destinati agli under 25 (……non è una barzelletta! puoi deliziarti direttamente dalla fonte: ansa.it).

A spanne, immagino che il ragionamento fatto dal Ministro (o da chi gliel’ha suggerito) sia stato più o meno questo:
SICCOME la Lirica costa parecchio e i giovani non ci vanno perchè costa parecchio, ALLORA abbassiamo i prezzi così ci andranno più volentieri.

Che è esattamente lo stesso ragionamento per il quale i giovani fanno la fila fuori dagli Apple Store per comprare uno smartphone da 1.300€ (vedi sito Apple), oppure si precipitano su Ticket One per comprare a 275€ il biglietto VIP Package per il prossimo concerto di Fedez (vedi sito Ticketone)……….

…….vero?

Allora, mettiamo per favore il cervello su ON e cerchiamo di dire qualcosa di sensato e di intelligente. Altrimenti è giusto che i Teatri chiudano e ci facciano dei parcheggi multipiano.

Dal punto di vista finanziario, diciamo che l’iniziativa non conta e non accusa perchè i denari mancanti per il Teatro dai biglietti scontati ce li mette il Ministero stesso.

Poichè il Ministero ne mette già altri per tenere il Teatro aperto, diciamo che finanziariamente parlando questa ideona si traduce in una spesa maggiore per il Ministero, quindi per la collettività, quindi per tutti noi, quindi anche per me e per te che stai leggendo.

Ora, questo di per sè non è un problema catastrofico: ormai in Italia ci siamo abituati a pensare ai Teatri Lirici come se fossero una nonna molto anziana con l’Alzheimer senza figli e nipoti.

La si sbatte in casa di cura e chi si è visto si è visto, ci penserà qualcun altro a curarla, e lo pagheremo a fondo perduto.

Noi siamo troppo occupati a fare altro, tipo andare in discoteca/pub e spendere 20/30/50€ per bere ghiaccio e ascoltare MDM (musica di merda).

Il problema veramente grave è un altro.

Seguimi.

Abbiamo detto che non è un problema finanziario: è, piuttosto, un problema di credibilità e di reputazione.

Cosa voglio dire?

Siamo stati abituati a pensare alla musica classica (in generale) come ad un patrimonio di tutti (per certi versi è vero), e ci siamo completamente dimenticati che anche la musica classica, COME TUTTO IL RESTO DELLE COSE CHE ESISTONO SULLA FACCIA DELLA TERRA, DEVE RISPONDERE alle logiche di marketing.

Altrimenti MUORE.

“Ah ma come, ma Mozart, ma Puccini, ma le mille lire, ma Via Bellini e Piazza Rossini….”.

Cazzate.

Il marketing si evolve, giorno dopo giorno, e se non gli si va dietro si rischia di morire.

E’ quello che sta succedendo ai nostri Teatri.

E’ quello che succede quando sei il gestore di un locale, vuoi fare musica dal vivo e non hai la 100€ per pagare il gruppetto che suona.

E’ quello che succede quando non vai a vedere la Traviata in platea perchè due palle, però 3 ore di Temptation Island su Italia1 le trovi facilmente.

E’ quello che succede quando non vai a vedere la Traviata in platea perchè costa 50€, però 5 schedine della SNAI da 10€ l’una le gioco perchè magari ne vinco 8.000€. Magari. Ma magari è più probabile che le perdi.

E’ un problema di marketing. Il marketing crea credibilità e reputazione. Anche il prezzo crea credibilità e reputazione.

Se mi offri un biglietto a 2€, mi stai mandando a vedere uno spettacolo che VALE 2€.

Così funziona la mente umana. Non è un’opinione, è la realtà. Dura, ingiusta, ma è la realtà.

“Ah però Amazon, ah ma il Black Friday, ah ma i saldi, ah ma il 3×2” …….prontoooo? Sveglia? C’è nessuno là dentro?

Uno sconto ha senso quando PRIMA c’è una fottutissima reputazione.

Lo sai qual è la reputazione posseduta dalla Boheme per un ragazzo di oggi di 20 anni?

……sentito come iniziano a girare le rotelle? Avanti. Pensaci. E non dire parolacce, ti ho sentito.

Dunque cosa fare?

Semplice, chiamare Harry Potter e con un colpo di bacchetta magica svuotare le discoteche e riempire i teatri.

Non ti sembra fattibile??? Beh, in effetti forse no.

Sai qual è la realtà? Che sono tantissime le cose da fare.

Vediamone qualcuna, in ordine sparso:

  1. mettere nelle dirigenze dei Teatri gente che abbia studiato marketing per davvero, non solo come mettere 3 foto su facebook o come organizzare gli aperitivi aziendali della macelleria di famiglia (messaggio dunque rivolto alla POLITICA);
  2. uscire dai gruppi facebook fatti di appassionati di lirica, amanti della lirica, giovani nella lirica, neomamme per la lirica, barchette per la lirica, gossip per la lirica…….. POLLAI dove ogni emozione è distorta dal giudizio tranciante di ognuno, e dove si finisce spesso e volentieri per litigare dell’unico argomento sul quale siete ferrati: regie moderne VS regie tradizionali (messaggio dunque rivolto agli APPASSIONATI);
  3. smetterla di pubblicare recensioni sensazionalistiche della serie “ottimo intervento di Tizio”, oppure “deciso apporto allo spettacolo di Caio”, e concentrarsi di più sulle emozioni che vi suscitano fare certi mestieri (messaggio dunque rivolto agli ADDETTI AI LAVORI).

Un breve elenco, ci sarebbe ancora tanto altro da dire.

E lo faremo, insieme.